Perche’ si dice che ridere e’ la migliore medicina?
E perche’ nell’Antica Grecia i medici raccomandavano ai loro pazienti di andare a vedere delle commedie come parte integrante del processo di guarigione?
La mitologia greca vedeva il riso come un antitodo al dolore e al pianto, suggerendo una connessione emotiva e psicologica. Inoltre, la salute nella Grecia Antica era vista come un equilibrio tra corpo, psiche e socialita’ e il ridere contribuiva a questo equilibrio attraverso il sollievo emotivo e la coesione sociale.
Essere adulti significa mettere da parte il gioco e ridere meno, in quanto “e’ necessario dimostrare una certa serieta’”, il che puo’ essere plausibile se contestualizzato. Ridere e giocare sono due pratiche super importanti per il nostro benessere: ricerche non troppo recenti hanno dimostrato l’efficacia di questi due strumenti a livello fisico, emotivo e psichico.
“Io non ho tempo per questo, ho cose importanti a cui pensare” ho sentito dire piu’ volte. E’ proprio della nostra cultura credere che gli elementi risata e gioco siano da praticare esclusivamente durante l’infanzia, poi vengono messi da parte per impegni “da grandi”. La psicoterapeuta Annette Goodheart, precursore della Terapia dcella Risata, e lo psichiatra Stuart Brown, fondatore del “National Institute for Play”, ci dicono che la risata ed il gioco sono molto piu’ che semplice divertimento, sia per i bambini quanto per gli adulti. Per la nostra salute sia fisica che mentale.
Quella che si pratica nei club della risata e’ una risata incondizionata, ovvero senza l’uso di supporti comici, e questo e’ davvero controintuitivo e rivoluzionario. E si gioca molto, giochi di ogni tipo, del genere con cui giocavamo da bambini, o del tipo che sfidano la nostra elasticita’ mentale.
LA MIA PRIMA VOLTA
Devo ammettere che la mia prima sessione in un club e’ stata piuttosto sconcertante. Mi ero confusa e mI sono presentata alla seconda lezione, perdendomi tutta la spiegazione del perche’ fosse importante praticarla. Avevo deciso di iscrivermi al corso perche’, dopo il mio 18’ trasloco avevo avuto un down fisico ed emotivo e non riuscivo piu’ a trovare il lato divertente della vita. Per una persona razionale come me, trovarmi in una stanza insieme con altra gente sconosciuta e ridere incondizionatamente e’ stato quasi uno shock. L’unica informazione che ero riuscita a carpire era che il corpo non distingue una risata spontanea da una indotta, per cui andava bene anche fingere di ridere per raggiungere lo scopo di sentirsi meglio. Alla fine della sessione sono tornata a casa a piedi e percepivo una sensazione inconsueta di leggerezza, i miei muscoli facciali avevano lavorato molto e quindi immagino che la mia bocca fosse ancora leggermente sorridente. Guardavo i passanti in faccia, qualcuno mi sorrideva, non ne ero abituata. Una volta a casa, i nostri cani ed i gatti non smettevano di starmi vicino e questo loro comportamento era piuttosto inusuale. Il giorno dopo mi sono svegliata di buonumore, ho pensato “Ma che bella giornata oggi”, e questa sensazione di leggerezza e’ durata per un bel po’. Tuttavia ho pensato che fosse un caso. Continuando a frequentare invece mi sono accorta che la sensazione di sentirmi sollevata era sempre piu’ presente e sono rimasta cosi impressionata da cio’ che ho deciso, in breve tempo, di diventare una Leader per poter condurre un club anche io. C’era solo un problema: mi sentivo fortemente a disagio a parlare di fronte ad altri! Posso dire che, insistendo con la pratica, mi e’ successo qualcosa di inspiegabile. Sono avvezza ad espormi, ho frequentato un milione di attivita’, anche teatro e improvvisazione teatrale. Cio’ che per me ha funzionato definitivamente per parlare in pubblico e’ stata l’attivita’ svolta nel club e saro’ sempre grata a me stessa per essermi data il permesso di provare!
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